Le Lampade Al Sodio (feat. Anna Soares)

by Cataldo Cappiello

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about

Now available on Spotify and basically everywhere else.
A musical experiment bringing ambient music and ASMR together.

lyrics

"Possiamo parlare?"
"Va bene."

Le lampade al sodio trasformavano la notte in un rogo. La siepe e le fronde tentavano di fiorire ma erano intrappolate in un autunno mosso solamente dalla brezza delle dieci di sera. I fari allo xeno e qualche pigra insegna mezza fulminata bagnavano di fresco i bordi della sera, e questo fu l'ultimo dettaglio su cui mi soffermai. Non perchè mi andasse, ma perchè ogni istante andava ad accrescere e soprattutto ad alterare la tensione ormai elettrica tra il mio sguardo e quel che la mia visione periferica percepiva sul lato sinistro ma che faceva finta di tenermi nascosto.
Mentre alzavo gli occhi sentivo il fiato tagliarmisi in gola a più riprese e, contro ogni mia aspettativa, molto presto tutto si scioglieva in un lago di colori ed io ero lì a guardare come da dentro un acquario ed ancora una volta sentivo il legno del timone scivolarmi via dalle dita in preda all'acqua salmastra.
Brulicava di voci poco dietro di me, una folla di sconosciuti pronta ad irrompere da un momento all'altro, eppure quella cassa dritta, sorda e martellante, mi sembrava di sentirla lontana come le stelle. Era come se fossi sul bordo delle cose, sull'orlo del precipizio e, proprio per questo, al sicuro da tutti.
Intravidi un sorriso inarcato da un imbarazzo tutt'altro che delicato e dolce, tutt'altro che vicino come avevo progettato due secondi prima, mi dicevo che bastava così, ero già stanco, di me e di quella storia, che bisognava dar voce ai pensieri e, mentre un mucchietto scheletrico di parole mi lasciava per fatti propri facendo un pessimo lavoro, il mio sguardo scalava quei millimetri che non finivano mai, e alla cima di essi c'erano due laghi neri in cui si schiacciavano le lampade al sodio, e sentivo che in essi stavo uccidendo molto più che semplici istanti, credevo, sapevo che li avrei vissuti ancora ed ancora finchè avrei avuto fiato in corpo, mi sorprendevo alla chiarezza con cui sentivo la vita in me avere un calo di tensione come le insegne intermittenti poco più in là.
Di lì a poco la cassa dritta era intenta a farsi più distante, e io scoprivo siepi di altri colori.
Il viale di ciottoli, rigato da due ombre, ascoltava più attentamente di me le parole che, solitarie, rimbombavano tra i vicoli pronti alla mezzanotte. La mia era ormai una missione votata alla mera sopravvivenza, in un corpo che avanzava in maniera non spontanea, non automatica, come se mi volesse dare la conferma che, in realtà, ero davvero sempre stato un piccolo alieno inconscio di star comandando un automa nel cui abitacolo ogni movimento corrispondeva ad un pulsante. Il pulsante che cercavo più spasmodicamente era quello per non voltarsi a sinistra, per non ricadere in quegli specchi d'acqua maledetti e, più lo cercavo, più quello sguardo mi bruciava forte, come se stessi fissando il sole dritto e incauto, e subito tornavo a strisciare sul viottolo con gli occhi, e mi odiavo per quante volte io stessi ripetendo quel patetico ciclo di azioni, sebbene vi fossi a mio modo assuefatto. Piede destro in avanti. Piede sinistro in avanti. Piede destro in avanti. Piede sinistro in avanti.
Niente, di lì a poco, andò come ci si sarebbe potuti aspettare ma, di tanto in tanto, mi piace pensare di aver ripercorso ad occhi chiusi quel viottolo abbastanza volte da averlo consumato almeno un po'.

credits

released September 12, 2020
Instrumental composed, performed and recorded by Cataldo Cappiello
Guest vocals composed, performed and recorded by Anna Soares
Original story by Cataldo Cappiello
Originally released on 12th September, 2020

Mix & Master: Ivan Alfio Sgroi
FaceBook: Benzyh Naio
E-mail: massakren@live.it

Instagram:
Cataldo Cappiello: @helio_cardio
Anna Soares: @annasoaresmusic
Ivan Alfio Sgroi: @benzyh_naio

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about

Cataldo Cappiello London, UK

I often have dreams at night so vivid that I transform my memories of them into music.

I like painting soundscapes by overlapping layers of sound.

Music is the only magic on Earth that can allow you to see what I see.

My other project -
caelestis.bandcamp.com
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